Da settimane, tramite post (come questo, questo o questo), appelli su Facebook, mail ai parlamentari e a Grillo… sto cercando di far prendere finalmente una precisa posizione al Movimento Cinque Stelle sulla guerra civile che sta dilaniando l’Ucraina. Ad esempio, chiedere la revoca delle sanzioni alla Russia; sospendere i finanziamenti (12 miliardi di euro) al governo neofascista di Kiev; uscire dalla Nato; mobilitarsi, da subito, contro la sciagurata “missione di pace” prospettata dalla Pinotti.
Finalmente (sicuramente non per merito mio, ma per l’ondata di indignazione sollevatasi di fronte ai massacri delle popolazioni russofone, di cui la strage di Odessa è un episodio non isolato), alla fine, il 5 maggio, i parlamentari della Commissione Esteri del Movimento Cinque Stelle hanno rotto un silenzio che durava da settimane e diramato questo comunicato. Che, francamente, lascia sbalorditi.
Neanche una parola (NEANCHE UNA PAROLA) viene spesa dai parlamentari Cinque Stelle per condannare le incursioni militari del governo di Kiev che, forte dell’appoggio di mercenari americani e della CIA stanno seminando morte nelle aree russofone e operaie. Neanche una parola (NEANCHE UNA PAROLA) sull’appoggio della NATO, dell’Unione Europea e del nostro governo ai golpisti di Kiev. Neanche una parola. Solo, farisaicamente, il comunicato sesprime la “condanna della deriva ultra-nazionalista intrapresa dal neo governo di Kiev e, al contempo, delle mire espansionistiche dimostrate dal presidente Vladimir Putin.” E, ancora una volta, l’ineffabile invito al governo italiano a “promuovere tutte quelle iniziative diplomatiche che scongiurino un ulteriore aggravamento della crisi in Ucraina”.
C’è da restare sbalorditi
(articolo già pubblicato nel 2014 nel sito http://pecorarossa.tumblr.com/